[8] COSTANZA.
Qual contrasto non vince
L'indefesso sudor! Duro è quel sasso;
L'istromento è mal atto;
Inesperta è la mano; e pur dell' opra
Eccomi al fin vicina. Ah sol concedi,
Ch'io la vegga compita;
E da sì acerba vita
Poi mi libera, o Ciel. Se mai la sorte
Ne' dì futuri alcun trasporta a questo
Incognito terreno,
Dirà quel marmo almeno
Il mio caso funesto, e memorando.
Dal traditor Gernando.
Legge.
Costanza abbandonata i giorni suoi
In questo terminò lido straniero.
Amico passeggiero,
Se una tigre non sei,
O vendica, o compiangi. ... I casi miei.
Questa sol manca. A terminar s'attenda
Dunque l'opra, che avanza.
Torna al lavore.
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