Einige der Briefe, welche zwischen Leopold und Wolfgang Mozart und Padre Martini gewechselt worden sind, wurden in der Bibliothek des philharmonischen Lyceums in Bologna aufbewahrt und nach einer deutschen Uebersetzung von Kandler 1820 mitgetheilt (A. M. Z. XXII S. 649ff. 665ff.). Diejenigen, welche ich im Original in der k.k. Hofbibliothek in Wien wieder gefunden habe, lasse ich in der Sprache abdrucken, in welcher sie geschrieben sind; einen, welcher nicht dorthin gekommen war, in der Kandlerschen Uebersetzung.
1.
Molto Revend°. P. Maestro
Padre Stimssmo
Milano 2 Gennaio 1771.
Augurando un felicissimo capo d' anno non manco di dare aviso, che la Opera del mio figlio ha avuto un felicissimo incontro, non ostante la grande contraditione dei nemici e invidiosi, i quali avanti di avere veduti una sol nota avevano sparsi che sua una musica tedesca barbara, senza ordine e fondo, impossibile a esseguire dal orchestra, à tal segno che facevano dubitar la metà della città di Milano, se avranno altro per la prima opera che un centone. Uno a avuto l'habilità di portare alla prima Donna tutte le sue Arie, come ancora il Duetto, tutto della composizione del Abbate Gasparini di Torrino, cioè le Arie fatte a Torrino, con persuaderla di mettere queste Arie e non accettare nulla di questo ragazzo, chi non sara mai capace di scrivere una sola buona Aria. Mà la prima Donna si dichiarò, di voler vedere prima le Arie del mio figlio: e avendo le vedute si dichiarò contenta, anzi arcicontenta. Mon ostante questo i maledicenti non finivano mai à spargere[651] una cattivissima presumptione contra l'opera del mio figlio: ma la prima prova stromentale serrò a tal segno le bocche di questi crudeli e barbari maldicenti, che non si sentiva più ne anche una parola. Tutti i professori del orchestro assicuravano che la opera sia facile à sonare, facile ed aperta, e i Cantanti tutti si dichiaravono contenti. La prima opera in Milano ha ordinariamente la disgrazia, se non di andar à terra, almeno di aver poco udienza, stante che tutto il mondo sta spettando la seconda. Ma le sei recite fatte finora il teatro era sempre pienissimo ed ogni sera si faceva replicare due Arie, con molto plauso fatto à la più gran parte delle altre. Carissmo Sgr. P. Maestro! speriamo di sentire delle nove della di lei salute; non dubitando ancora di recevere il promesso Miserere della di lei virtuosissima compositione e quella musica à 16. Il Sgr. Giuseppe Prinsecchi non manchera di pagar la spesa della copiatura, ed io non manchera, subito arrivato à casa, cioè verso Pasqua, di mandare tutto quello, che credo d' essere di aggradimento di Vostra Paternità. Il mio figlio baccia umilto le mani ed io mi dichiaro unito con lui con tutta veneratione e stima
di V. Pta
devotssmo ed obsmo serv.
Leopoldo Mozart.
2.
Molto Revdo Pade Maestro
Padrone mio stimatissimo
La venerazione, la stima e il rispetto, che porto verso la di lei degnissima persona mi spinse di incommodarla colla presente e di mandargli un debole pezzo di mia musica, rimmentendola alla di lei maestrale giudicatura. Scrissi l'anno scorso il Carnevale una opera buffa (La finta giardiniera) à Monaco in Baviera. Pochi giorni avanti la mia partenza di là desiderava S. A. Elettorale di sentire qualche mia musica in contrapunto: era adunque obligato di scriver questo Mottetto in fretta per dar tempo à copiar il spartito per Sua Altezza ed à cavar le parti per poter produrlo la prossima Domenica sotto la Messa grande in tempo del Offertorio. Carissimo e Stimatissimo [652] Sgr. P. Maestro! Lei e ardentemente pregato di dirmi francamente e senza riserva il di lei parere. Viviamo in questo mondo per imparare sempre industriosamente, e per mezzo dei raggionamenti di illuminarsi l'un l'altro ed' affatigarsi di portar via sempre avanti le scienze e le belle arti. Oh quante e quante volte desidero d' esser più vicino per poter parlar e raggionar con Vostra Paternità molto Revda. Vivo in un paese dove la musica fà pocchissima fortuna, benche oltre di quelli che ci hanno abandonati, ne abbiano ancora bravissimi professori e particolarmente compositori di gran fondo, sapere e gusto. Per il teatro stiamo male per mancanza dei recitanti. Non abbiamo Musici e non gli averemo si facilmente, giache vogliono esser ben pagati: e la generosità non è il nostro difetto. Io mi diverto intanto à scrivere per la camera e per la chiesa: e ne son quivi altri due bravissimi contrapuntisti, cioè il Sgr. Haydn e Adlgasser. Il mio padre è maestro della chiesa Metropolitana, che mi da l'occasione di scrivere per la chiesa, quanto che ne voglio. Per altro il mio padre già 36 anni in servizio di questa Corte, e sapendo, che questo Arcivescovo non può e non vuol vedere gente avanzata in età, non lo se ne prende a core, si è messo alla letteratura per altro già suo studio favorito. La nostra musica di chiesa è assai differente di quella d' Italia e sempre più, che una Messa con tutto il Kyrie, Gloria, Credo, la Sonata, all' Epistola, l'Offertorio osia Mottetto, Sanctus ed Agnus Dei, ed anche la più solenne, quando dice la Messa il Principe stesso non ha da durare che al più longo 3 quarti d' ora. Ci vuole un studio particolare per questa sorte di compositione, e che deve però essere una Messa con tutti stromenti – Trombe di guerra, Tympani ecc. Ah! che siamo si lontani Carissmo Sgr. P. Maestro, quante cose che avrai à dirgli! –Reverisco devotamente tutti i Sgri. Filarmonici: mi raccommando via sempre nelle grazie di lei e non cesso d' affligermi nel vedermi lontano dalla persona del mondo che maggiormente amo, venero e stimo, e di cui inviolabimente mi protesto di
V. Pta. molto Rda
umilissmo e devotssmo servitore
Salisburgo 4 Settembre 1776. Wolfgango Amadeo Mozart.
Se lei si degnò a scrivermi favorisca mettere per Trento a Salisburgo.
Unito alla sua gentilissima pervenutami da Trento ho ricevuto il Motetto. Con piacere l'ho considerato dal principio sino al fine, e le dico con tutta sincerità che mi piace singolarmente, ritrovando in esso tutto quello che richiede la musica moderna, buona armonia, matura modulazione, moderato movimento de' Violini, modulazione delle parti naturale e buona condotta. Io me ne rallegro e godo che dacche ebbi il piacer di sentirla in Bologna nel cembalo ora siasi di molto avanzata nel comporre. Ella proseguisca sempre più ad esercitarsi, perche la Musica è di tal natura che richiede esercizio e studio grande sino che si vive.
4.
Hochwürdigster Herr Pater!
Tandem aliquando! Es ist ein ganzes Jahr, daß mein Sohn Ihnen auf Ihr geneigtes Schreiben vom 18. December v. J. die Antwort schuldig ist, in welchem Sie die Güte hatten der Motette zu vier realen Stimmen Ihren Beifall zu schenken, indem Sie zugleich den Wunsch äußerten mein und meines Sohnes Portrait zu erhalten. Ich zögerte bis jetzt aus Mangel eines geschickten Malers Ihnen damit aufzuwarten. Es fehlt nämlich ein solcher in unserer Stadt und ich hoffte immer, es möchte ein geschickter Künstler hieher kommen, wie das manchmal geschieht. Somit zauderte ich von Zeit zu Zeit. Endlich aber war ich gezwungen mich zu entschließen das Portrait von einem hiesigen Maler verfertigen zu lassen. – Hören Sie nun unsere Geschichte! Es sind bereits fünf Jahre, daß mein Sohn unserem Fürsten für ein Spottgeld2 in der Hoffnung dient, daß nach und nach seine Bemühungen und wenige Geschicklichkeit vereint mit dem größten Fleiße und ununterbrochenen Studien würden beherzigt werden; allein wir fanden uns betrogen. Ich unterlasse es eine lange Beschreibung der Denkungs-und Handlungsweise unseres Fürsten [654] zu machen; genug, er schämte sich nicht zu sagen, daß mein Sohn nichts wisse, daß er nach – Neapel in ein Musikconservatorium gehen solle um Musik zu lernen – und Alles dies warum? Um zu verstehen zu geben, ein junger Mensch solle nicht so albern sein sich selbst zu überzeugen, er verdiene etwas mehr Belohnung, nachdem diese bestimmten Worte aus dem Munde eines Fürsten hervorgegangen. Das Uebrige wird man nach und nach in Italien erfahren; ja ich zweifle ob es nicht schon bekannt ist. Dies hat mich denn bewogen meinem Sohne zu erlauben seinen Dienst zu verlassen; er ist also am 23. September von Salzburg abgereist, und nachdem er sich einige Zeit an dem kurfürstlichen Hofe in München aufgehalten, ist er nach Manheim gegangen, wo er sich sehr wohl befindet und sich Ihnen ergebenst empfiehlt. Sein Aufenthalt in Manheim wird bis Anfang März, nämlich bis Ende Faschings dauern, und in der folgenden Fasten wird er so Gott will in Paris sein. Dieses ist denn auch die Ursache meines Entschlusses, vor seiner Abreise noch sein verlangtes Portrait verfertigen zu lassen und unserm lieben Herrn Pater damit zu dienen. Wenn es Ihrer Güte gefällig wäre, Sr. Durchlaucht dem Kurfürsten eine gute Idee und vortheilhafte Schilderung von meinem Sohne beizubringen, so würden Sie etwas wahrhaft Gutes thun; zwei Worte von Ihnen haben mehr Gewicht als die Empfehlung manches Fürsten. Ich schmeichle mir daß dieses vielleicht bei Anlaß des neuen Jahres möglich wäre. – Aber im Fall dieses Gemälde noch nicht in Ihren Händen ist, werden Sie fragen: wo ist es denn? Ich habe es dem Hause Sigismund Haffner, dem Großhändler zu Salzburg, eingehändigt; der es mit sich auf die Messe St. Andrea nach Botzen genommen hat, von wo aus er es Ihnen nach Bologna zu übermachen suchen wird. Vielleicht ist es an Hrn. Prinsechi in Bologna adressirt. Die Malerei hat wenig Werth, aber was die Aehnlichkeit betrifft, so versichere ich Sie daß es ihm ganz und gar ähnlich sieht. Hinter dem Gemälde habe ich seinen Namen und sein Alter verzeichnet und hege noch eine andere Idee, nämlich Ihnen seine ersten Compositionen zu senden; ich meine seine Klavier-Sonaten für Mad. Victoire im Alter von sieben Jahren componirt und in Paris gestochen; jene für die Königin von England geschrieben im Alter von acht Jahren und gestochen zu London; jene für die Herzogin von Nassau-Weilburg, componirt im Alter von neun Jahren und gestochen zu Haag in Holland, und [655] dergleichen mehr. Diesen werde ich dann eine kleine Uebersicht seiner merkwürdigsten Reisen beifügen. In Rücksicht meines Portraits glaube ich nicht, daß mein Gesicht verdient zu Männern von Talent gestellt zu werden: doch wenn Sie es verlangen, so werde ich trachten Ihnen Genüge zu leisten, aber ohne daß ich mir ein anderes Verdienst beimäße, als daß ich meine Pflicht erfüllet das Talent zu bilden, das der gütige Gott meinem Sohn gegeben hat. Erhalten Sie uns Ihre Gewogenheit und Ihren Schutz und sorgen Sie für Erhaltung Ihrer Gesundheit. Indem ich mich zu allen Ihren Befehlen bereit zeige, nenne ich mich mit größter Hochachtung
Euer Hochwürden u.s.w.
Leopold Mozart.
Salzburg 22. Dember 1777.
Ich rede vom neuen Jahr, und hätte bald vergessen Ihnen dazu Glück zu wünschen! Aber was wollen Sie daß ich sage? Ich wünsche Ihnen gute Gesundheit: anderes Glück haben Sie nicht nöthig; und bitte Gott daß er sage: Amen.
5.
Molto reverendo Padre Maestro!
Padne Stimatmo!
Non avrei mancato di servire Vostra Paternità col mio ritratto, giache lei lo brama, se quel pittore non avesse abandonato il nostro paese e ce si fosse un altro. Mà essendo nel fine arrivato nella nostra città un pittore ed essendo già con alcuni ritratti dato saggio della sua abilità, così spero di poter servirla con occasione della fiera di S. Andrea a Bolzano, giache il pittore essendo l'unico bono ha molto da fare, e non saprei occasione più commoda di trovare per mandarlo sicuro e gratis che quella della fiera.
Pregai Vostra Paterta molto Revda di favorire il mio figlio di una sua valentissima raccomendazione alla corte di Manheim. Lei ebbe la bontà di scrivermi: io non mancaro di scrivere al Sgr. Raff, acciò lo raccomandi per parte mia a Sua Alt. Elett. e poi nella sua lettera d' aviso di aver acquistato il ritratto: le vicende della Baviera e della partenza di S. A. Elett. Palatina da Manheim force impediranno che non possino aver tutto il buon effetto appresso Sua Alt. Elett. – tutta via [656] se tardaranno, non mancaranno. –mà, Carissmo e Stimatimo Sigr. Padre Maestro! la sappia che Mr. Raff non ha ricevuta questa sua lettera.
Il mio figlio arrivò ai 23 di Marzo in compagnia della sua madre in Parigi. Poi dopo giunge il Sgr. Raaff, dove fecero la più grande conoscenza insieme a tal segno che Mr. Raaff venne quasi ogni giorno a veder il mio figlio, restò 2 e 3 ore in compagnia loro, chiamò la mia moglie la sua cara madre e non desiderava altro che di veder collocato il mio figlio appresso S. A. Elett. Palatina. Mà quale tragedia! Il destino fatale volse che la mia cara moglie s' ammalò, e dopo una malattia di 14 giorni ella morì! Dio mio! che colpo! Vostra Patta molto Revda consideri lo stato mio e quello della mia povera figlia e la situazione del mio figlio – solo, desolato a Parigi. Il Sgr. Raaff era partito, giacchè l'Elettore si ritrova a Manheim. Raaff era partito assicurando il mio figlio della vera sua amicizia e di tutto il suo impegno non desiderando altro che di avere una lettera in forma ostensiva del nostro Carissimo Sigr. P. Maestro. – Il caso è, che S. A. Elettorale (come lei forse già saprà) non fà che le opere in lingua Tedesca. Ci vuole adunque un maestro Tedesco. Il conte Seau Cavalier Direttore della musica a Monaco è confermato nella sua carica e stà presentemente a Manheim, facendo la ripartizione del personale di due Corpi della musica cioè di Monaco e di Manheim – e poi tutta la Corte ritornerà a Monaco dove sarà al avenire la residenza.
Carissmo e stimatmo Sgr. P. Maestro! lei vede un giovane di 22 anni tutto solo abandonato a se stesso in un Parigi, città pericolosa! e lei – lei se trova nello stato con un suo favorevole impegno di salvar l'anima e di far la fortuna di un giovane di talento. Con una sua lettera diretta a S.A. Elett. overo almeno con una lettera in forma ostensiva al Sgr. Raaffed un' altra al Sgr. Conte di Seau testificando il talento di mio figlio lei può fare un' opera santa, salvar l'anima d' un giovane ben educato, ma ora esposto a mille pericoli, mettere al lume un giovine di talento particolare, chi non cerca che l' occasione di andar sempre più avanti, chi non fà altro che studiare e scrivere ed al fine lei può mettere in quiete il cuor ansioso d' un padre e salvar la sua vita. Lei sensi i miei transporti! La morte d'una eccellente moglie ed eccellentissima [657] madre, la situazione d' un figlio come questo mi fanno quasi delirar. Spero tutto dal di lei sensibile cuore, mi raccomando col figlio e con tutta venerazione mi dico
di Vostra Paternità
molto Revda
umilissmo devotissmo ed observmo servo
Leopoldo Mozart
maestro di cappella di S. A.
Salisburgo 21 d' Agosto 1778.
Se lei vol fare, come spero, questa grazia, la prego di non perder tempo e scrivere dirittura a Manheim.
Il Principe Enrico di Prussia tentava di unirsi col Re; ma il General Laudon l'ha impedito ed il Principe suddetto doveva ritirarsi à Leipa ed il Gen. Laudon sta a Tornau. Sono già 7 settimane che il Re sta senza poter far movimento.
63.
Ritornato a Manheim il Sgr. Raaff le ho scritto raccomandandole con tutta l'efficacia il di lei figlio, avendo ancor io grande premura che sia collocato decorosamente e vantaggiosamente; ma perchè il Sigr. Raaff non rispose ad una mia di somma premura, repplico in quest' ordinario e le raccomando l'affare quanto mai so e posso. – S' assicuri che ho tutta la premura possibile perchè ella venga consolata e spero in Dio che obterra il di lui contento.
Bologna 6 Sett. 1778.
1 Diese Antwort hat P. Martini mit seiner schönen Handschrift unter Mozarts Brief geschrieben.
2 »von 12 Fl. 30 Kr. R. W.« ist bei Nissen S. 345 hinzugefügt.
3 Diese Antwort des P. Martini theilt Mozart seinem Sohn in einem Brief mit (17. Sept. 1778).
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